Cara Collega, caro Collega,
il 19 luglio si è tenuto, grazie alla volontà di ANC Bologna, un primo incontro con gli Iscritti per cercare di mettere sul tappeto le esigenze che ognuno incontra nel proprio quotidiano lavoro.
La partecipazione è stata rilevante, anche se complessivamente non adeguata a ciò che ci eravamo prefissi; in ogni caso ha rappresentato un’assoluta novità. Ha visto interventi di volti noti e meno noti che hanno dato il loro contributo per iniziare un percorso che può fornire indicazioni interessanti e uno spirito di coesione rinnovata nell’interesse di tutti, non solo di parte.
Nella premessa fatta dal Presidente Andrea Billi sono stati toccati alcuni temi di carattere generale: la vessazione delle innumerevoli scadenze fiscali, l’impossibilità di interloquire direttamente con gli Uffici, la scarsa attenzione dell’Ordine ad una collaborazione più proficua ed intensa con le Associazioni di rappresentanza territoriale di Categoria, l’assenza di attenzione costante da parte del Consiglio Nazionale il quale si desta solo in prossimità delle elezioni.
L’incontro era libero, nel senso che ogni Collega poteva LIBERAMENTE prendere la parola ed esprimere il proprio pensiero, senza vincoli di tempo e di contenuto.
Per riassumere schematicamente quanto emerso, i temi più sentiti sono:
- C’è un problema di rappresentanza politica e culturale della Categoria; ciò comporta una diffusa disattenzione alle reali esigenze degli Iscritti, rischia di ridurre l’attività solo agli appuntamenti elettorali e mina lo spirito di appartenenza e di partecipazione dei Colleghi;
- Appuntamenti come questo del 19 luglio vanno organizzati più spesso, anche dall’Ordine;
- La difficoltà di rapporti tra gli organi istituzionali di Categoria (Ordini e Associazioni di Categoria), impedisce di fatto che INSIEME si possano fare le stesse battaglie rispettando il differente ruolo;
- Non è accettabile che le cariche istituzionali, a livello locale e nazionale, vengano scelte senza un percorso di informazione condiviso pubblicamente e con una sorte di “imposizione” esterna;
- Cercare di utilizzare gli eventuali avanzi di gestione degli Ordini territoriali e del Consiglio Nazionale (solo quest’ultimo 17 milioni di euro nel 2015) per andare incontro alle esigenze degli Iscritti e per tutelarli ad ogni livello, soprattutto coloro che si iscrivono per la prima volta;
- Avere più coraggio per fare scelte diverse rispetto al passato, individuando forme di protesta e di sensibilizzazione più efficaci e meno istituzionali;
- Ampliare la gamma formativa con argomenti meno incentrati sul solito “core business” fiscale;
- Ricominciare a lavorare in modo UNITARIO, cominciando dal nostro territorio, rinunciando tutti a qualcosa per trovare finalmente una coesione di intenti e di obiettivi, riconoscendo gli errori del passato anche recente.
Sono emerse già alcune proposte, quali una maggiore attenzione ai doppi incarichi, la presentazione di un documento che attesti la regolarità contributiva alla propria Cassa di Previdenza per chi si candida a qualsiasi livello, la valutazione di uno sciopero fiscale che veda la non presentazione dei modelli F24 in ossequio a quanto previsto dal protocollo sottoscritto due anni fa con il Ministero.
Il giorno successivo all’evento alcuni Colleghi hanno inviato un loro contributo, e di questo li ringraziamo.
Chiudiamo invitandoti già da ora al prossimo evento di questo percorso, che organizzeremo nel mese settembre (rimani aggiornato sul nostro portale) con la promessa raccogliere l’invito rivolto ai presenti da un attuale Consigliere del nostro Ordine ad un cambiamento di mentalità e ad una maggiore coesione che, se ben sfruttata e gestita, può davvero permettere di condizionare dal basso le scelte dei vertici nazionali.
Il Direttivo ANC