È ormai noto che il prossimo 15 aprile si terrà l’Assemblea del nostro Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Bologna; l’ordine del giorno è l’esame e l’approvazione del rendiconto annuale per l’anno 2014. Dopo aver discusso (QUI) dei significati che assume l’evento della prossima settimana e (QUI) della diminuzione della quota, ci soffermeremo sulle aspettative e gli auspici per il futuro.

L’assemblea dell’Ordine del prossimo 15 aprile ha anche un altro significato: rappresenta una sorta di resoconto a metà mandato. Cosa possiamo dire di quanto è stato fatto fino ad oggi?

Ci siamo già espressi nei precedenti interventi e non abbiamo timore di ribadire che nei primi due anni di mandato l’attuale Consiglio abbia seguito in modo preciso il programma elettorale.

Se dobbiamo sollevare qualche perplessità lo facciamo riguardo ai rapporti fin qui tenuti con la nostra Associazione (non essendo a conoscenza dei rapporti con le altre Associazioni di Categoria presenti sul nostro territorio): rispetto a quanto inserito nel programma elettorale circa i rapporti con la/e Associazione Sindacale si sarebbe potuto fare molto di più: le possibilità di incontro ufficiale sono state rarissime, ed in una di queste occasioni abbiamo espresso le nostre richieste e abbiamo fatto alcune proposte concrete.

È bene approfittare di questo spazio per ribadire che siamo, così come lo eravamo il 1 gennaio 2008 ed il 1 gennaio 2013, pronti a collaborare appieno con il Consiglio dell’Ordine, naturalmente sempre nel rispetto dei ruoli reciproci che ognuno riveste; crediamo fermamente in questa possibilità perché laddove il ruolo ed il mandato dell’Ordine si scontrasse con i confini che lo stesso ha nell’agire verso i terzi sarebbero proprio le Associazioni a dover intervenire rappresentando tutti gli Iscritti. Insieme si potrebbero avere risultati ben più efficaci di quelli che ci sono stati fino ad oggi.

Per noi non è possibile che la situazione dei rapporti con l’Agenzia delle Entrate, con Equitalia, con la Camera di Commercio e con tutte le parti politiche veda sempre la stessa scena: da una parte l’Ordine, dall’altra le Associazioni di Categoria, senza un dialogo continuo, costante, proficuo.  Se riuscissimo a comprendere che solo stando INSIEME  su alcuni tavoli si raggiungerebbero obiettivi ben più alti e la cosa avrebbe una valenza talmente forte e dirompente tale da dare risultati impensabili!

Fino a quando si continuerà a pensare ed agire in questo modo, le istituzioni della nostra Categoria si guarderanno in modo sospettoso, temendo soltanto che l’uno faccia ombra all’altro; ci si ostinerà a portare avanti progetti simili disperdendo forze ed energie inutilmente.  Per dialogare serve umiltà, sia da parte delle Associazioni Sindacali sia da parte degli Ordini, bisogna essere disponibili a sforzarsi insieme per  trovare obiettivi comuni, soluzioni comuni.

Rinnoviamo quindi anche in questa occasione la nostra disponibilità al Consiglio dell’Ordine, chiedendo che prenda veramente in considerazione l’idea di iniziare un dialogo serrato e costante con tutte le Associazioni Sindacali del nostro territorio, a prescindere dal numero degli Iscritti, a prescindere dalla reale rappresentatività che ognuno ha ed a prescindere da coloro che ne fanno parte, perché in gioco c’è la qualità di vita di ogni singolo Iscritto all’Ordine e non il potere di questo o di quel Collega.

In ultimo, ribadiamo l’apprezzamento per quello che il Consiglio in carica ha fatto fino ad oggi nei confronti degli Iscritti ed invitiamo tutti a partecipare a questa occasione di incontro e di confronto tra Colleghi, ringraziando anche coloro che hanno dato un po’ del loro tempo per leggere queste righe.

Un cordiale saluto a tutti

Andrea Billi